Venerdì 15 marzo, alle ore 17.30, presso l’Aula Magna dell’Istituto, ha avuto luogo l’evento organizzato dagli studenti del Liceo scientifico E. Majorana che hanno aderito al progetto ASL “Dal Polo Nord a Lampedusa alla ricerca di raggi cosmici” in collaborazione con il Centro Enrico Fermi di Roma.
L’evento ha avuto come tematica principale la fisica dei raggi cosmici e l’attività sperimentale svolta dai ragazzi grazie alla presenza nella nostra scuola del rilevatore POLA-01 che durante il mese di luglio 2018 ha raggiunto le isole Svalbard al Polo Nord, nell’ambito della spedizione POLAR QUEEEST, e da due settimane è ospitato all’interno del nostro istituto per la rilevazione dei raggi cosmici che è stata costantemente monitorata dagli studenti.
La nostra scuola ha potuto effettuare questa attività sperimentale grazie all’adesione al progetto nazionale “Extreme Energy Events la scienza nelle scuole”, ideato dal Prof. Zichichi, che rende gli studenti protagonisti in un esperimento scientifico di portata nazionale con rilevatori di raggi cosmici sparsi in tutta la penisola.
Sono intervenuti: il direttore del Centro Fermi Dott. Nania, i referenti del progetto Extreme Energy Events per la Sicilia Dott.ssa La Rocca e Prof. Riggi, il Sindaco Salvatore Martello, il Dirigente Scolastico Claudio Argento e gli studenti coinvolti nel progetto che hanno relazionato sull’attività svolta.
Al termine dell’evento gli studenti dell’I.P.S.E.O.A. hanno offerto un piccolo rinfresco.
«Dal Polo Nord a Lampedusa alla ricerca dei raggi cosmici»: è il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro a conclusione del quale si è tenuto un evento dedicato nell’aula magna del Liceo scientifico «Ettore Majorana» di Lampedusa il 15 marzo 2019. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Centro Enrico Fermi di Roma, nasce nel seno del progetto nazionale «Extreme Energy Events, la scienza nelle scuole», ideato dal professore Antonio Zichichi, a cui la scuola aderisce dal 2016-2017 e che rende gli studenti protagonisti in un esperimento scientifico di portata nazionale, con rivelatori di raggi cosmici sparsi in tutta la penisola.
L’appuntamento è stato arricchito dagli interventi del preside reggente Claudio Argento, del sindaco Salvatore Martello, del Dott. Rosario Nania, direttore del Centro Fermi, della dott.ssa Paola La Rocca e del Prof. Francesco Riggi, referenti del progetto Eee (Extreme Energy Evenets) per la Sicilia.
Inoltre, sono intervenuti con un videomessaggio anche degli ex studenti (Sara Tuccio, Giacomo Tuccio, Rosanna Spina, Diana Galazzo) che nel febbraio del 2017, sempre nell’ambito del progetto EEE, si sono recati al CERN di Ginevra per la costruzione del telescopio per la nostra scuola.
“Il Centro Fermi con il progetto strategico Extreme Energy Events fornisce un esempio unico al mondo di un esperimento sui raggi cosmici con una forte partecipazione degli studenti delle scuole superiori. Un modo efficace di portare la scienza nel cuore dei giovani con una esperienza hands-on nella ricerca e la possibilità di sentirsi parte di una collaborazione di più di 1000 persone tra ricercatori, studenti e docenti sparsi in tutt’Italia, da Torino a Lampedusa” afferma la professoressa Luisa Cifarelli, Presidente del Centro Fermi, che si è collegata in videoconferenza durante l’evento.
Gli studenti del liceo scientifico coinvolti nel progetto, guidati dalle docenti Dragonetti Paola e Mercanti Stefania, si sono relazionati in merito alla fisica dei raggi cosmici e all’attività sperimentale svolta grazie alla presenza nella scuola del rilevatore POLA-01 che, tornato dalla circumnavigazione delle Svalbard, è ora impegnato in una serie di misure di flusso di raggi cosmici in Italia.
Questo rivelatore di raggi cosmici, nel mese di luglio del 2018, ha raggiunto le isole
norvegesi al Polo Nord nell’ambito della spedizione Polar Queeest ed è stato ospitato presso la scuola di Lampedusa per la rilevazione dei raggi cosmici e lo studio della loro dipendenza dalla latitudine (passando dal parallelo 80° al 35°).
“L’evento di oggi ha dimostrato ancora una volta il forte impegno dei ragazzi nel progetto EEE, e il loro entusiasmo in un percorso che li vede protagonisti di misure scientifiche di alto livello. Siamo convinti che il loro coinvolgimento diretto ed il supporto di docenti motivati permetta una divulgazione scientifica efficace e capace di incidere nelle loro scelte future.” dice Rosario Nania coordinatore dei progetti strategici del Centro Fermi.
sito centro fermi https://www.centrofermi.it/it/
sito progetto eee https://www.centrofermi.it/it/prog/progetti-interdisciplinari/eee
sito polarqueeest http://www.polarquest2018.org
Prof.ssa Paola Dragonetti
INDAGINE DI MERCATO prot. N. 764/c24d del 29/01/2018 sorteggio pubblico, di cinque operatori economici da invitare alla procedura di Richiesta di offerta (RdO) ai sensidell’art. 36 comma 2, lett. b) del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attraverso il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Me.Pa.) per la realizzazione del progetto PONFESR “Laboratorio Accoglienza Turistica” cod. 10.8.1.B2-FESRPON-SI-2018-3.
autorizzazione alla fruizione permessi straordinari retibuiti per l’anno 2019 (2)
Il Dirigente Scolastico prof.ssa Rosanna Genco racconta a Diregiovani un’istruzione aperta e accogliente. Ecco l’articolo.
LAMPEDUSA – L’isola che guarda dritta alla Libia, collocata nel cuore del Mar Mediterraneo, ha vissuto la parte piu’ drammatica del fenomeno migratorio, quella senza i filtri della televisione, quella che mostra la crudelta’ del destino quando la speranza di una nuova vita ha il seguito piu’ drammatico: la morte. È da qui che e’ partito il Miur, attraverso una progettazione che si e’ avvalsa della collaborazione dell’Istituto di ortofonologia, per dare un supporto concreto agli studenti che hanno vissuto il dramma del 3 ottobre 2013. Uno screening iniziale ha permesso di individuare le criticita’ che i giovani stavano attraversando dopo lo choc e il disorientamento di un fatto vissuto come una tragedia. La scuola non poteva che essere il principale contesto in cui avviare un percorso di consapevolezza, gia’ intrapreso dagli stessi docenti che avevano spinto i bambini a portar fuori le loro emozioni attraverso i disegni. Il percorso durato circa sette mesi, che ha coinvolto tutti, ha fatto della musica il suo principale strumento, quale percorso di conoscenza delle antiche tradizioni, al fine di maturare la consapevolezza di cosa significa vivere in questa terra. Il monitoraggio iniziale ha portato alla luce i disagi dei bambini, per i quali sono state previste figure professionali di supporto. Da quel 2013 la scuola di Lampedusa e’ diventata centro di attenzione di tutto il mondo, punto di focalizzazione per il fenomeno migratorio e non solo. Da quella realta’ era possibile conoscere i valori e i principi che fanno di tutta la popolazione isolana, una comunita’ d’incondizionata accoglienza. “Il lavoro formativo puo’ contare su uno staff di docenti molto motivati- afferma Rosanna Genco, preside dell’istituto Luigi Pirandello di Lampedusa- la prima vera inclusione parte da loro che ogni anno vivono l’arrivo di nuovo personale che si integra e fa gruppo con delle dinamiche sociali che nell’isola sono regole di ordinaria quotidianita’”.
Cosi’ si crea una valida squadra di lavoro, capace di lanciare idee progettuali durante una serata in pizzeria o nei momenti di incontro che la scuola offre scegliendo di restare aperta sempre e dando la possibilita’ a tutti di utilizzare gli strumenti a disposizione. Rosanna Genco racconta l’organizzazione del sistema scolastico valorizzando quelle peculiarita’ che non si trovano in altre realta’ formative. Oltre mille studenti sono aggregati sotto un’unica dirigenza che comprende anche i 40 dell’isola di Linosa; l’istruzione superiore si avvale di un liceo Scientifico e del piu’ recente istituto turistico e alberghiero. Si guarda all’universita’ ma nell’ottica di tornare sull’isola, rinforzando un attaccamento alla terra che e’ sacro. L’evoluzione commerciale e’ arrivata anche in quest’angolo di paradiso, trasformando il tessuto sociale in una nuova fascia di imprenditori che si sono affermati anche senza aver seguito uno specifico percorso formativo. Il potenziale economico del settore turistico puo’ causare una distorsione all’importanza della formazione scolastica, ma viene riconosciuta la centralita’ della scuola nella vita sociale dell’isola. C’e’ una forte compartecipazione d’iniziative e attivita’ che vivacizza Lampedusa e una presenza continua di studenti provenienti da ogni parte del mondo. “Fra i tanti progetti che hanno coinvolto la scuola- dice Genco- ce n’e’ stato che uno ha dato una spinta particolare, portandoci ad includere l’indirizzo musicale, a creare un coro e rafforzare l’orchestra; ovvero il progetto ‘Le nuove vie dei canti’, ideato da Guido Barbieri, che per sei mesi, ha coinvolto la scuola primaria e secondaria di primo grado nei laboratori musicali condotti da quattro tra i piu’ affermati musicisti italiani, Antonio Caggiano, Anna Di Baldo, Gianluca Ruggeri e Fulvia Ricevuto”.
L’inclusione e’ la regola dell’attivita’ scolastica sotto ogni sua sfaccettatura, perche’ Lampedusa e’ un territorio aperto allo straniero, da sempre, compreso il 2011 quando l’isola era affollatissima di immigrati, e nonostante i rischi di sicurezza, si bandivano tavolate per tutti e si condivideva il vestiario; l’aiuto reciproco ha portato la gente ad aprire le proprie case. Oggi la presenza di stranieri e’ limitata alle poche famiglie extacomunitarie che risiedono stabilmente, provengono da diverse nazioni, pochissimi dall’Africa. Quella presenza massiccia si e’ dispersa come una forte onda che torna indietro. Di quel passaggio sono rimasti i cuori pieni d’amore, la conoscenza delle difficolta’ di vita di chi e’ nato nei paesi africani. Gli occhi tristi di quelle donne ospiti della collaboratrice della dirigente, Elisa, per il pranzo di Natale del 2013, difficilmente si dimenticano. Erano sguardi che parlavano della sofferenza vissuta per essere state ridotte schiave, anche se, non lo avrebbero mai ammesso; una di loro fu, persino, considerata morta e rinchiusa in un sacco di plastica. Oggi sono rinate, all’estero, vivono la loro vita da mamme e portano dentro il segno di quel 3 ottobre. Chi e’ rimasto e’ Adam che frequenta l’ultimo anno di liceo, e che e’ stato accolto come un figlio da una famiglia per la quale lavora. La scuola di Lampedusa non racconta ma riflette la vita reale del fenomeno migratorio, in tutte le sue forme, nelle dinamiche relazioni cosi’ come nei luoghi: i 368 alberi in memoria delle vittime del naufragio, il cimitero delle barche, il museo che raccoglie gli oggetti che sono stati ritrovati, la porta d’Europa. Lampedusa e’ luogo di ricerca e di studio.
E’ necessario offrire ai ragazzi esperienze in cui l’utilizzo della lingua avvenga in situazioni di realtà, in questo caso in un contesto culturale e linguistico britannico. Tali esperienze hanno un ruolo fondamentale nel motivare lo studente all’apprendimento della lingua straniera. I ragazzi trarranno beneficio da un’esposizione alla lingua in situazioni di vita reale, quale la conversazione su argomenti vicini alla loro realtà di pre-adolescenti /adolescenti con una persona di cultura e lingua inglese, con la quale essi possono approfondire e paragonare la loro realtà con quella britannica.
Tale progetto mira allo sviluppo delle abilità orali ed in modo particolare si propone di:
I contenuti linguistici proposti saranno letture e conversazioni su argomenti di vita quotidiana ed elementi di civiltà (livelliA1/A2/B1) facenti parte della programmazione curricolare. Gli alunni saranno invitati a realizzare brevi essay riguardante gli argomenti trattati di volta in volta.
Le diverse attività proposte verranno concordate nei dettagli tra l’insegnante di classe e l’esperto madrelingua.
da marzo a maggio 2016
Rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria, secondaria di I e II grado
Personale interno: docenti lingua inglese delle classi coinvolte
Esperto esterno: madrelingua
Utilizzo di materiale e attrezzature già in dotazione alla scuola: uso della LIM.
Materiale di consumo: – fotocopie a carico della scuola
L’insegnante di classe e l’esperto madrelingua lavoreranno in tandem, programmando le attività da proporre. La valutazione sarà in itinere per tenere alto negli studenti il livello di motivazione e di interesse e per stabilire i progressi delle competenze comunicative degli alunni.
Raggiungere una maggiore acquisizione della lingua straniera per permettere agli studenti di comunicare in inglese nella realtà quotidiana; regalare un’esperienza unica di full immersion per sviluppare negli studenti la consapevolezza che la lingua inglese non è solo una materia scolastica, ma uno strumento indispensabile di comunicazione.